Le nostre identità artistiche, (una, nessuna, centomila)

Vi sarà capitato qualche volta di riconoscere parti di voi in un quadro, che vi sembri rispecchiare particolarmente il vostro modo di essere, di apparire, di sentire. Non necessariamente uno solo, non necessariamente quello definitivo. Postate qui le immagini delle opere artistiche che avete elevato a riflesso, per immagini e colori, della/e vostra/e "identità", del giorno, del mese, dell'anno, del "fin'ora".
Io inizio con questa, che è stata la mia identità fino a qualche anno fa...sono ancora incerta su quella attuale...

No, non ho affatto ignorato il topic, ho soltanto rimuginato a lungo, giungendo a quella che ora come ora mi sembra l'unica conclusione possibile... questo attualmente credo mi rappresenti parecchio:

magritte beato te che sembri aver raggiunto una serafica leggerezza sul mare in tempesta...spero di poterlo dire anch'io, un giorno....


sai che ti somiglia tanto???

Già... è pazzesco.
Si tratta di un autoritratto di Domenico Baccarini (1882-1907) e quando l'ho trovato, tra l'altro per caso, mi stavo sentendo male! Trovo una somiglianza incredibile... poi dal naso in giù è assurdo.
E quindi quando ho letto il tuo post mi sono permesso di inserirla, anche se ho capito che non era esattamente questo che intendevi! Eheh... però in fondo in fondo si può dire che si tratti di una mia identità artistica!
Apriamo un thread sulle reincarnazioni?

in effetti non era questo che intendevo, ma l'una cosa non esclude l'altra...quindi se ti verrà in mente un'identità artistica nel senso da me conferitole, rendicene partecipi!

Dopo tanto rimuginare non sono ancora riuscito a decidere quale possa essere la mia identità artistica... Ma mi vengono in mente due opere che in qualche modo sento "mie":

molto poco immediate nell'interpretazione...anzi criptiche direi...mi piacerebbe sapere in cosa ti rispecchi...se ti va di farlo, naturalmente...

Onestamente non so di reciso cosa mi fa dire che queste due opere, all'impronta, le sento mie... Ma forse ritrovo nel Tondo Doni quella "logicità geometrica", abbastanza serena, che un po' mi caratterizza; e nel quadro di Scheffer (che io credevo fosse di Gericault... che ignorante!) invece la propensione "romantica", impulsiva.... Quasi come se il turbinare di Paolo e Francesca fosse simile all'avvitamento vorticoso che a volte mi prende lo spirito.
Lo so, sono un po' complicato!

@ Glaucopide e Dorian: vi va di aggiungere un breve "perchè"? liberissimi di non farlo ovviamente...

Io intanto aggiungo un altro aspetto di me:



La tranquillità.

Ahem...non è proprio questo il senso che conferisco all'opera... Il mare è in tempesta e il cielo plumbeo, l'uccello vola ma non in alto...se lo guardi bene sembra quasi ci sia una forza che lo costringa a volare basso, quasi a pelo d'acqua.
Tuttavia le nuvole che si porta dentro lo portano lontano...fore molto più lontano del suo volare fisicamente.